2 febbraio 2021
NUOVI MANIFESTI ANTIABORTISTI A LA SPEZIA!
Ecco uno dei cartelloni della nuova campagna dell’associazione anti-choice e fondamentalista cattolica che, ribaltando uno dei famosi slogan dei movimenti femministi “Il corpo è mio e decido io”, tenta ancora una volta di paragonare l’aborto ad un omicidio.
Questa è violenza e le associazioni anti-choice non provano nemmeno a nasconderla come dimostrano i sit-in fuori dagli ospedali organizzati nei giorni predisposti alle IVG, l’ultimo dei quali è stato segnalato la scorsa settimana a Monza!
Pretendiamo che non sia più concesso spazio o suolo pubblico a queste campagne ed iniziative violente:
PARAGONARE L’ABORTO ALL’OMICIDIO
È VIOLENZA DI GENERE, ORA BASTA!
Ancora una volta SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO NOI!
***Grazie a S. per la segnalazione.
Se incontri dei manifesti in giro per la città, scatta una foto e inviacela, specificando il luogo.
20 dicembre 2020
ANCHE QUESTA È VIOLENZA!
Alla richiesta di rimozione dei Manifesti Pro Vita l’assessora Giorgi risponde che il Comune non può fare censura!
Nonostante le parole pronunciate dalla Assessora Giorgi durante l’ultimo Consiglio Comunale, i manifesti Pro Vita contro la Ru486 sono sessisti e violenti, perché con la scusa di manifestare un’opinione colpevolizzano quella che dovrebbe essere garantita come una libera scelta delle donne. L’associazione fondamentalista cattolica Pro Vita e Famiglia diffonde dati e notizie palesemente false e senza alcuna credibilità dal punto di vista scientifico. Questa non è un’opinione, è una menzogna, è violenza. Non si tratta di libertà di pensiero, come furbescamente sostiene Cenerini, citando l’articolo 21 della Costituzione. Si tratta di un attacco, l’ennesimo, alla libertà delle donne di scegliere, che è garantita da una legge, la 194 del 1978, passata anche attraverso un referendum popolare. Violenza è permettere che altri, in ragione della loro fede possano decidere sui nostri corpi, violenza è permettere che si diffondi disinformazione medico-scientifica, quella che associa la pillola abortiva al veleno. Ricordiamo ai nostri governanti e consiglieri che lo scorso 8 agosto, il ministero della Salute, sulla base «delle più aggiornate evidenze scientifiche», ha aggiornato le linee di indirizzo sulla pillola abortiva RU486 annullando l’obbligo di ricovero, estendendo a nove settimane la possibilità del farmaco, e prevedendone la somministrazione in consultorio e in ambulatorio.
– I dati del ministero della Salute dicono che in Italia in oltre il 96,9 per cento dei casi non c’è stata alcuna complicazione a seguito dell’assunzione della RU486, e che questi numeri sono simili «a quanto rilevato in altri paesi e a quelli riportati in letteratura».
– Successivamente al parere del Consiglio Superiore di Sanità l’AIFA ha emanato una nuova determina nella quale vengono superate le precedenti limitazioni.
– L’Organizzazione Mondiale della Sanità da anni dichiara che l’aborto farmacologico è sicuro e ne raccomanda la procedura.
Se l’assessora Giorgi e la giunta ritengono che questi manifesti non siano lesivi dei diritti delle donne, almeno dovrebbero ammettere quello che è innegabile e cioè che diffondono informazioni false su un tema molto delicato e che lo fanno deliberatamente nel tentativo di manipolare le donne e allo scopo di privarle di un loro diritto, altrimenti il loro silenzio a riguardo è una nuova riprova di come queste espressioni della destra fondamentalista cattolica trovino accoglienza fra le braccia dell’attuale amministrazione comunale.
BASTA PROPAGANDA SUI NOSTRI CORPI
SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO NOI
No, ancora una volta, non vi daremo tregua!
19 dicembre 2020
DOPO 10 GIORNI, I MANIFESTI NON SONO STATI RIMOSSI
E NON ABBIAMO RICEVUTO ALCUNA RISPOSTA!
Dopo 10 gg né l’assessora alle Pari Opportunità Giulia Giorgi né il Sindaco Pierluigi Peracchini
hanno mai risposto alle mail che noi e decine di altrə cittadinə hanno mandato pretendendo la rimozione dei manifesti Pro Vita. I manifesti di disinformazione sulla RU486 sono stati immediatamente coperti e sabotati ma rimangono, come rimane il pericolo di una nuova futura affissione, questo perché dalla Amministrazione non una parola di condanna, un silenzio che sappiamo essere complice e connivente.
ANCHE QUESTA È VIOLENZA!
Non l’abbiamo mai accettato e oggi lo ribadiamo: non ammettiamo che con una pennellata di rosa, in via del tutto strumentale, il Sindaco e altrə come lui si considerino
#dallapartedelledonne. Quelle stesse istituzioni colpevoli di sessismo e discriminazioni, quei luoghi del potere che costantemente sminuiscono la lotta femminista e chi la pratica.
BASTA PROPAGANDA SUI NOSTRI CORPI
SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO NOI
No, ancora una volta, non vi daremo tregua!
9 dicembre 2020
IL VELENO ANTI ABORTISTA DELLA DISINFORMAZIONE, ANCHE ALLA SPEZIA
Non bastavano i negazionisti del Covid-19, ci mancavano pure quelli della pillola RU486 e del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. È grave che sul Comune della Spezia sia stata permessa l’affissione di una campagna di disinformazione medico-scientifica e di attacco ai diritti delle donne così plateale.
Anche se ciò non ci stupisce, d’altronde è successo nella città che fino a qualche mese fa vedeva sedere fra i banchi del consiglio comunale uno dei fondatori del centro Aiuto per La Vita che con i suoi volantini stigmatizzanti e colpevolizzanti ha invaso reparti e aree adiacenti l’ospedale pubblico, non ci stupisce perché è proprio alla Spezia che il Sindaco in pompa magna inaugura Largo Josemaria Escrivá, una intitolazione che profuma di medioevo e bigottismo. Potremmo andare avanti citando il sessismo delle istituzioni quando Sindaco Pierluigi Peracchini e segretario generale Sortino sminuiscono la protesta delle donne alludendo ai loro seni, la stessa città che vede il corpo delle donne come terreno di campagna elettorale anche quando si tratta di salute quando invece che vigilare sull’accesso al diritto alla salute femminile si accendono fari rosa, invece che visite di screening gratuite luci rosa, decorative che sanno di presa in giro.
Ecco, questa città la attraversiamo anche noi e no, non vi daremo tregua!
SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO NOI!