Il 25 Novembre in occasione della giornata contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere non potremo attraversare la città con una Passeggiata Fuxia come pensavamo.
Il nostro presidio statico avverrà sotto il porticato della prefettura, alle 18.
L’iniziativa notificata e pre-autorizzata meno di una settimana fa, oggi viene bloccata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (organo di coordinamento tra Prefettura, Questura e Sindaco), utilizzando la carta della recente circolare diramata da Lamorgese su “Indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto”.
Giovedì ci autorizzano il corteo e con esso il percorso che attraversa alcune delle vie del centro, oggi invece ci bloccano aggiungendo poi in coda a tutte le motivazioni – dopo il possibile danno a esercenti, bar e ristoranti e struscio natalizio – anche il rischio contagio da Covid-19.
Il rischio di contagio che curiosamente in occasione di manifestazioni sportive e acquisti natalizi passa in secondo piano ma abbiamo capito: nella città-vetrina il consumo viene prima di tutto!
Sono più di due anni che non scendiamo in corteo per le strade della nostra città, da Lotto Marzo del 2019, in questi mesi sebbene a noi come movimento ci fosse preclusa la possibilità di attraversare lo spazio pubblico tutt3 insieme, cortei e assembramenti si sono verificati comunque. Nella stessa città una diversa gestione “creativa” dell’ordine pubblico, due pesi due misure, anche se dalla prefettura ci tengono a ribadire che non hanno niente in contrario con l’obiettivo della nostra manifestazione, ci mancherebbe.
E’ lampante, speriamo per tutt3, quanto questa modalità abbia come unico obiettivo quello di sgonfiare e quindi tenere sotto controllo le attivazioni politiche in città.
Non ci fermiamo, andiamo avanti perché non ci faremo zittire.
Rilanciamo con ancora più forza la necessità e l’urgenza di esserci, tutt3, sotto la Prefettura, domani 25 novembre ore 18.
Domani scendiamo in piazza per noi, per le nostre sorelle e per tutt3.
Domani scendiamo in piazza per Milena, Elisa, Anna e Juana Cecilia, uccise nell’ultima settimana e per tutte le altre.
Per ogni donna e soggettività che lotta, che non china la testa e si ribella.
Perché rifiutiamo una ripresa che cancella le cause e gli effetti della pandemia sulle nostre vite!
Perché siamo il grido altissimo e feroce di chi non ha più voce!
Perché ci vogliamo viv3 e liber3!